Difficoltà ad addormentarti? Potrebbe dipendere dagli ormoni.

donna difficoltà addormentarsi
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Dopo i 45 anni, molte donne raccontano di un sonno che “non è più quello di prima”. Ecco perché succede e come ritrovare un ritmo più dolce, anche grazie ai rimedi naturali.

Ci sono sere in cui ti metti a letto e il sonno arriva come sempre, morbido e avvolgente.
E poi ci sono quelle altre sere.
Quelle in cui guardi il soffitto, poi l’orologio, poi il cellulare (anche se sai che non dovresti), poi di nuovo l’orologio… e ti chiedi come sia possibile essere così stanca e, allo stesso tempo, così sveglia.

Molte donne, proprio come te, dopo i 45 anni raccontano questo: un sonno più fragile, più leggero, più capriccioso.
Non è una coincidenza, non è “stress” generico e non è nemmeno “l’età che avanza”.
È un cambiamento biologico che ha molto a che fare con gli ormoni, con il ritmo circadiano e con l’equilibrio psicofisico che cambia in modo fisiologico.

Perché il sonno conta più di quanto pensiamo

Il sonno non è solo riposo.
È “manutenzione ordinaria”, è un pit-stop che può e dovrebbe durare il giusto tempo; è il momento in cui il tuo organismo mette da parte ciò che è accessorio e si concentra su ciò che è essenziale:

  • riequilibrio ormonale
  • riparazione dei tessuti
  • regolazione della fame e del metabolismo
  • consolidamento della memoria
  • gestione dello stress

Per questo, anche quando dormi male per un paio di notti soltanto, noti già una serie di micro-effetti: stanchezza mentale, irritabilità, calo di concentrazione, fame nervosa, tensione muscolare, sbalzi di umore. Questo ovviamente si ripercuote sulla tua giornata, creando un cortocircuito poco piacevole, anche per chi ti sta intorno (ammettiamolo).

Ecco perché non devi mai sottovalutare un periodo di sonno fragile: è un segnale, non un difetto.

Disturbi del sonno: non è tutto “insonnia”

Quando una donna dice “dormo male”, in realtà potrebbe voler dire molte cose diverse.
Se c’è una cosa importante da capire è che i disturbi del sonno non sono tutti insonnia. Anzi, spesso ciò che vivi non rientra affatto nella definizione clinica.

Ecco le situazioni più comuni:

Difficoltà ad addormentarsi

Nonostante la stanchezza, la mente rimane attiva. Pensieri, riflessioni, ricordi, liste infinite di cose da fare… tutto compare proprio mentre vorresti spegnere tutto. Sensazione familiare? Ecco, appunto.

Risvegli notturni (anche ricorrenti)

Il classico “vedo le 3 sul display”. È una delle condizioni più fastidiose, perché pensavi finalmente di aver trovato le braccia di Morfeo ad accoglierti, e invece eccoti lì, con gli occhi spalancati nel bel mezzo della notte.  
Molte donne si svegliano sempre alla stessa ora, senza motivo apparente.

Risveglio anticipato

Ci si sveglia troppo presto, molto prima della sveglia, e riaddormentarsi è impossibile. E allora si inizia a “produrre” per depennare i compiti dalla to-do-list.

Sonno leggero

Ogni rumore, ogni movimento, ogni variazione della temperatura è sufficiente a spezzare il riposo. E a meno che tu non viva in un bunker, qualsiasi cosa potrà svegliarti.

Sonno non ristoratore

Hai dormito, sì… ma è come se non lo avessi fatto. Inizi la giornata con poche forze, e la finisci peggio.

Questi disturbi possono comparire a periodi, alternare settimane buone a settimane difficili, oppure diventare una costante.
Ma hanno un punto in comune: sono spesso legati ai cambiamenti ormonali tipici della perimenopausa.

Cos’è la perimenopausa?

La perimenopausa è la lunga fase di transizione, che dura in media dagli 8 ai10 anni, che precede la menopausa vera e propria. In questo periodo le ovaie iniziano il loro naturale rallentamento: gli ovuli diminuiscono, gli ormoni femminili calano e diventa più difficile mantenere cicli mestruali regolari.

Alcune donne se ne accorgono subito, perché i segnali compaiono in modo graduale. Altre, soprattutto se conducono una vita sana, quasi non avvertono il cambiamento.

La produzione di estrogeni inizia a scendere in modo irregolare, mentre quella di progesterone può diventare quasi nulla. Il risultato più evidente? Cicli mestruali che cambiano ritmo. Circa il 90% delle donne sperimenta irregolarità prima della menopausa.

Gli studi mostrano proprio questo: non solo gli ormoni diminuiscono, ma lo fanno “a onde”. Gli estrogeni oscillano, il progesterone resta basso e questo può portare a cicli distanziati (oligomenorrea) oppure, al contrario, più ravvicinati del solito.

Dopo i 45 anni il sonno cambia davvero?

Proprio durante la perimenopausa, possono manifestarsi i disturbi del sonno grazie anche agli ormoni che fluttuano in modo irregolare.

Gli ormoni che “disturbano” il sonno sono principalmente tre:

1. Estrogeni
Quando scendono, si alterano:

  • la regolazione della temperatura
  • l’umore
  • la stabilità emotiva

La conseguenza? Caldo improvviso, risvegli, sensibilità maggiore agli stimoli.

2. Progesterone
È l’ormone “calmante”, quello che favorisce il rilassamento.
Se diminuisce, la soglia di stress s’innalza e addormentarsi diventa più difficile.

3. Melatonina naturale
La produciamo meno con l’avanzare dell’età.
Meno melatonina = più difficoltà ad addormentarsi, ritmo circadiano meno regolare.

Diventa quindi naturale che, con questo mix ormonale in movimento, il sonno diventi un po’ ribelle.

Oltre gli ormoni: altri fattori che disturbano il sonno

Dopo i 45 anni, oltre agli ormoni, ci sono una serie di altri fattori che rendono il sonno più fragile. Ma fortunatamente, per la maggior parte di questi, ci sono rimedi semplici che ci migliorano il sonno e la vita in generale. Ma andiamo per gradi.

– Termoregolazione impazzita (appunto 😉):
il caldo improvviso notturno non è solo fastidioso: spezza il sonno più volte.

– Aumento dello stress mentale:
famiglia, lavoro, responsabilità… e un corpo che cambia. La mente non sempre stacca quando vuoi tu.

–  Cortisolo più alto la sera:
il famoso “ormone dello stress” può alterare l’addormentamento.

– Ritmo circadiano meno stabile:
il sonno diventa irregolare, soprattutto se non c’è esposizione quotidiana alla luce naturale.

– Alimentazione troppo “pesante” la sera:
il sistema digestivo cambia (e non in meglio purtroppo): servono cene più leggere.

– Abitudini digitali da Gen Z:
la luce blu dei dispositivi rallenta la produzione di melatonina. Evitala almeno nei 60 minuti prima di metterti a letto.

Tutti questi fattori non sono separati tra loro: lavorano insieme.
È per questo che spesso il problema non è uno solo, ma un mix sottile.

Migliorare il sonno: 7 piccoli gesti che fanno la differenza

Dimentica soluzioni drastiche impraticabili, e pensa a piccoli rituali e rimedi naturali che puoi mettere in atto in modo semplice. Ecco 7 consigli pratici che cambieranno il tuo riposo.
E se vuoi scoprire la tecnica della respirazione 4-7-8, ne abbiamo parlato qui.

  1. Routine serale regolare
    Il corpo ama la previsione.
    Andare a letto e svegliarsi alla stessa ora guida il ritmo interno.

  2. Ambiente ben ventilato e temperatura equilibrata
    Mantieni la stanza arieggiata e con una temperatura stabile, né troppo alta né troppo bassa: favorirai così un sonno più profondo e continuo.

  3. Pasti leggeri di sera
    No a cene abbondanti, sì a piatti semplici: pesce bianco, verdure, cereali integrali.

  4. Riduzione di caffeina e alcol
    Sembrano innocenti, ma possono peggiorare la qualità del sonno.

  5. Movimento quotidiano
    Non serve esercizio intenso: basta una camminata al giorno per ridurre i risvegli notturni.

  6. Rilassamento guidato
    Respirazione profonda, meditazione, stretching: sono piccole ancore di tranquillità.

  7. Un supporto naturale come la melatonina
    La melatonina è una sostanza che il corpo conosce bene: la produce ogni notte per regolare il ritmo sonno-veglia.
    Con la perimenopausa però diminuisce, ed è qui che l’integrazione può diventare una mano gentile.

Ritrova il tuo ritmo notturno, con dolcezza.

Dopo i 45 anni il sonno cambia: prenditene cura con Melatonina Spray di Naturwaren.

Melatonina Spray Naturwaren: un aiuto semplice, immediato e naturale

Tra le formulazioni più pratiche, lo spray orale è spesso la soluzione più comoda per chi cerca un effetto rapido e una routine facile da seguire.

La Melatonina Spray Naturwaren è pensata proprio per questo:

  • si assorbe in fretta
  • si dosa con precisione
  • Facilita l’addormentamento
  • Regola il ciclo circadiano
  • Allevia gli effetti del jet leg
  • ha un approccio naturale e rispettoso dell’organismo.


È un alleato delicato, ideale per le donne che vivono un periodo di cambiamenti, e desiderano regolare gradualmente il ritmo sonno-veglia.

Puoi utilizzarlo nei periodi più difficili, oppure puoi inserirlo nella routine serale come un gesto di cura costante. Utilizza 2 spruzzi, equivalenti a 1 mg di melatonina, direttamente in bocca circa 30 minuti prima di andare a letto.

Non è un sonnifero. Non “stordisce”. Non forza il sonno.
Aiuta semplicemente il corpo a fare… quello che farebbe da solo.

Filastrocca della Buonanotte per Adulti

Buonanotte ai pensieri un po’ troppo agitati,
che oggi sembravano tutti indaffarati.
Buonanotte ai “lo faccio domani”,
che scappano sempre dalle nostre mani.

Il tuo riflesso ti osserva e pare sussurrare:
“Rilassa le spalle, smetti di pensare”.
Ora dormi, e lascia andare la fretta
non serve mica che vai a tavoletta!

FAQ

I disturbi del sonno dopo i 45 anni sono normali?
Sono molto comuni, ma non devi considerarli inevitabili: si possono gestire e migliorare.

La melatonina crea dipendenza?
Assolutamente no. Non altera la produzione interna né crea assuefazione.

Quanto impiega la melatonina spray a fare effetto?
Di solito tra i 20 e i 40 minuti, con una percezione più rapida rispetto alle compresse.

Posso usarla tutte le sere?
Sì, soprattutto se il problema è legato al calo naturale della melatonina con l’età.

I risvegli notturni sono legati agli ormoni?
Spesso sì: la perimenopausa porta a oscillazioni che rendono il sonno meno profondo.

Dormire bene è un diritto, non un privilegio

Il sonno è un linguaggio con cui il corpo parla.
E quando cambia, non lo fa per caso: sta raccontando qualcosa.

La Melatonina Spray di Naturwaren è uno dei modi più dolci per accompagnare questi cambiamenti.  

Perché una buona notte non inizia quando spegni la luce.
Inizia molto prima: quando inizi ad ascoltare ciò di cui hai davvero bisogno.

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